Giuseppe Conte non vuole un secondo governo con la Lega di Salvini
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Direttore: Alessandro Plateroti

Conte ‘inchioda’ Salvini. Niente passi indietro, crisi inevitabile

Giuseppe Conte

Crisi di governo, Giuseppe Conte chiude al ritorno di Salvini. No a un nuovo governo con la Lega. Il premier dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni a Mattarella.

Barricato dietro un silenzio diplomatico interrotto solo in occasione della lettera inviata al titolare del Viminale per il caso Open Arms, Giuseppe Conte avrebbe preso atto del possibile passo indietro della Lega ma non sarebbe in alcun modo intenzionato a riprendere un governo con Matteo Salvini.

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Giuseppe Conte
Fonte foto: https://www.facebook.com/GiuseppeConte64

Giuseppe Conte rifiuta un secondo governo con la Lega di Salvini: rassegnerà le dimissioni (se non sarà prima sfiduciato)

La chiusura del presidente del Governo è netta e risponderebbe al grande rispetto da sempre dimostrato per le istituzioni e l’impegno politico. Per Conte lo scenario è chiaro. Salvini ha tentato il grande colpo di mano ma ha preferito fare un passo indietro di fronte a un probabile fallimento. L’avvocato del popolo non è intenzionato a prendere parte a giochini politici. L’esperienza di governo è conclusa di fronte al tradimento della Lega che ha anteposto i suoi interessi a quelli della nazione.

Giuseppe Conte
Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/GiuseppeConte64

Con ogni probabilità, salvo clamorosi colpi di scena che sono comunque all’ordine del giorno, dopo il suo intervento in Senato e prima di quello alla Camera, Conte salirà al Colle da Mattarella per rassegnare le proprie dimissioni aprendo di fatto ufficialmente la crisi di governo.

Matteo Salvini e Giuseppe Conte
fonte foto https://www.facebook.com/salviniofficial/

Mattarella contrario a governi provvisori o poco saldi: l’asse Lega-Movimento Cinque Stelle non sarebbe più credibile

Difficilmente il capo dello Stato affiderà un nuovo mandato a Lega e Movimento Cinque Stelle, Neanche di fronte a un corposo rimpasto, obiettivo originario del Carroccio. Di Maio non vuole tornare allo stesso tavolo di Salvini con il rischio di essere nuovamente scaricato da un momento all’altro.

L’impressione è che il passo indietro della Lega sia arrivato tardi. O comunque che possa rappresentare un disperato tentativo per poter dire di averci provato fino all’ultimo ma di essere stata sconfitta dall’inciucio M5S-Pd. Una versione dei fatti che si scontrerebbe con le dichiarazioni bellicose arrivate prima dalla spiaggia e poi dal Senato. Il dado è tratto.

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ultimo aggiornamento: 18 Agosto 2019 9:31

E ora i Cinque Stelle vogliono Di Maio ministro dell’Interno

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